mercoledì 13 giugno 2007

L'IDEA DEL MATRIMONIO TRA OMOSESSUALI;quando, dove, da chi nacque.

Nell'ormai lontano 1972,in un luogo particolare di Roma, il Pincio, che fu giardino donato dall'Imperatore Adriano al suo amante Antinoo (con l'effige del quale coniò anche monete!), si riuniva -prima del sorgere di qualunque gruppo politico-culturale di liberazione omosessuale o sessuale- un gruppo eterogeneo di omosessuali, composto, tra gli altri, dal sottoscritto, dal Prof. Ferdinando Ormea (dermatologo cattedratico dell'Università Cattolica, Pol.co A. Gemelli), dal suo compagno Sandro, dal Prof. Moretti (assistente del Filosofo Teoretico Ugo Spirito).
Ci riunivamo per cercare compagnia, dicevamo, ma, in realtà passavamo praticamente tutto il tempo a discutere della nostra condizione, allora veramente emarginata. Avevamo ricreato, praticamente, una nuova "Stoa".
Per anni si è discusso, abbiamo portato libri ed altro, a suffragio e sostegno delle tesi portate alla discussione. Poi la concorde definizione fu che:
  • vista la natura giuridica CONTRATTUALE del matrimonio civile,
  • vista la totale assenza, nei nostri Codici, dell'obbligo di diversità di sesso tra i contraenti il contratto di nozze,
  • constatato che cio è necessario per essere costituzionale (negare un contratto a causa del sesso è contro l'Art. 3 della stessa Costituzione,

STIPULARE UN CONTRATTO DI NOZZE E' PIENO DIRITTO PER TUTTI I CITTADINI ITALIANI, COMPRESI GLI/LE OMOSESSUALI.

La stessa lingua italiana ci soccorre: CONIUGE non ha sesso definito!

Una forte spinta in tal senso, inoltre, è stata data dall'allora appena nata Legge sul divorzio. Se questa Legge rende dignità alle donne, il matrimonio -ragionammo- darà dignità agli/lle omosessuali, abbattendo definitivamente il pregiudizio nei nostri confronti.

Invece, per ora, dopo tanti anni, rimane la sola constatazione che la Spagna ha superato l'Italia, sul piano del Diritto.

Forse non è un caso che da sempre i locali omosessuali spagnoli hanno il libero ingresso e le consumazioni costano meno di un terzo che da noi!

Cui prodest? A chi giova questa nostra situazione?

(Doriano Galli Presidente)

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