domenica 17 giugno 2007

LA FAMIGLIA COSA FA REALMENTE PER I MINORI?

LETTERA APERTA AI GENITORI D'OGGI

Questa lettera è generata dallo stupore che fa sorgere il comportamento dei minori, tanto diverso da quello di chi è ora nell'età di mezzo, dal paranoide e sessuofobico atteggiamento che si ha nei loro confronti e dall'evidente incapacità educativa ed esemplificativa dei loro genitori. Un altro fatto scatenante è l'isteria con cui si tratta la vicenda, ancora in sospeso -e preceduta da una simile, rivelatasi, poi, solo un errore, evidentemente ingenerato da pensieri paranoidi circa il sesso e la sessualità-, della scuola materna di Rignano Flaminio. Chissà perchè non ha fatto, invece, scalpore, qualche tempo fa, la questione del vice-parroco di s. Filippo Neri alla Pineta Sacchetti, finito in carcere, condannato per pedofilia?
Rimane, per me, fermo il dettame dello Statuto della Lega "Adele Faccio" per i Diritti Sessuali della Persona, che presiedo, e l'orrore personale verso ogni violenza sessuale, specialmente se rivolta a minori. Questo è testimoniato dal ruolo che ho avuto nella chiusura - e perseguimento dei gestori- del Circolo Arcigay "L'Incognito 20002, in Via Casilina Vecchia, in cui erano sfruttati prostituti minorenni.
Pure, premesso ciò, non riesco comunque a capire i comportamenti schizoidi nei confronti dei bambini. Se occorre al mercato, vengono, per esempio, usati per la pubblicità (e girare uno spot non è, in ogni caso, un piacevole gioco!). Si permette loro di spendere abbondantemente, per comprare, senza educarli all'uso ed al valore del denaro. Ed ecco preadolescenti maschi che spendono per vestire da straccioni e femmine per abbigliarsi da prostitute, quanto i genitori spenderebbero per comprare abiti di buon taglio. Il tutto per piacere ed "adescare", in fin dei conti. Però il sesso, ufficialmente, debbono ignorarlo.
Dobbiamo prendere atto (e Freud e la psicologia insegnano) che i bambini, per pulsione e curiosità, si toccano, sbirciano, a modo loro fanno sesso. E solo così crescono.
L'esperienza personale mi fa dire che -anche se per me erano solo pratiche piacevoli, di cui ignoravo nome e senso- le prime "fellatio" risalgono a prima dell'asilo, che ho accettato di frequentare, purchè insieme al mio primo amore R. (rapporto durato fino all'età di 27 anni, quando lui ha deciso di sposare una donna), ancora rimpiango, però, di non aver avuto occasione di fare la stessa esperienza col figlio della portiera , di oltre 10 anni più adulto. Ricordo ancora che intorno ai 14 anni, per personale ragionamento e deduzione logica, mi sono recato ai "vespasiani" sul Lungo Tevere, per cercare incontri sessuali. Tutto liberamente. Il solo cruccio, le inevitabili bugie ai genitori. La sola meraviglia è stata la scoperta del numero enorme di omosessuali in giro. La sola violenza quella vista praticare dalla polizia di allora nei confronti di omosessuali inermi.
L'esistenza della pedofilia è reale, ma non si combatte pretendendo che un/a ragazzo/a, fino a 18 anni si comporti da angelo asessuato, poi, letteralmente in una notte, divenga consapevole e scaltro/a. Purtroppo non siamo fiori, capaci di sbocciare in una notte. Pretendendo questo, avremo solo più persone nevrotiche e, quindi, più pedofili.
La vera carta vincente è nell'informazione scolastica -e ribadisco, informazione e non educazione- che insegni ai giovani, senza falsi pudori, l'esistenza del sesso, il su uso e la varietà della sessualità umana. questa, unita ad una famiglia più attenta, che, senza isterie, magari con l'esempio, insegni ai figli l'esistenza dei limiti che quotidianamente la vita impone all'individuo.
Oggi, invece, la scuola tace: ricordo ancora, con divertimento ed angoscia insieme, i dubbi di un'amica, studentessa di medicina, che, tempo fa, mi chiese se poteva essere rimasta incinta perchè lei ed il suo ragazzo si erano strofinati reciprocamente il pube, con indosso le mutande.
La famiglia, poi, eccita, invece di reprimere il senso d'onnipotenza proprio del bambino.
Ed ecco i risultati. Mi dicevano, infatti, poco tempo or sono, i Responsabili di un'Associazione per la difesa dei fanciulli, che il fenomeno attualmente emergente, per ora in nord Europa, principalmente, è il dilagare tra i minorenni della prostituzione volontaria, per far "shopping" con i soldi avuti.
Se vogliamo veramente bene ai bambini, dobbiamo essere meno reticenti e meno permissivi, ma meno fobici nei loro confronti.
Purtroppo, col modello di società che abbiamo di fronte, dove la repressione altrui e non l'educazione comunitaria, è regola, i dubbi che si vada verso un nuovo medioevo, se non peggio, sono forti e fondati.
Un saluto
Doriano Galli
Roma, 17.6.2007 E.V.

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